Il bambino e l’inizio della scuola primaria: un delicato passaggio

L’inizio della scuola primaria è per il bambino un  grande cambiamento, un passaggio significativo nel processo di crescita che apre ad una realtà tutta da scoprire e che lo accompagnerà per i prossimi anni. Per ogni bambino l’incontro con la scuola è un evento generativo che si colora di entusiasmo e curiosità, ma anche di tensione e preoccupazione per l’incertezza di un’esperienza nuova con cui si dovrà confrontare.  A 6 anni il bambino possiede tutto un suo bagaglio fatto di esperienze cognitive ed emotive maturate in altri contesti tra cui la famiglia e la scuola materna, attraverso il quale esprime il proprio modo di essere e di entrare in relazione con gli altri; portando con sé desideri e aspettative, ma anche ansie e paure.  Nel passaggio alla scuola primaria il bambino è chiamato a confrontarsi con nuove abilità, nuove regole di vita, nuovi ritmi e con una esperienza di conoscenza della realtà basata non più solo sul gioco, ma sull’apprendimento di nozioni che richiedono maggiore sforzo.

Ciò lo espone a nuove sfide, ma anche a fare i conti con le sue contraddizioni e i suoi limiti. La scuola si pone inoltre per il bambino come luogo alternativo alla famiglia dove si costruiscono relazioni significative con nuovi adulti di riferimentoe con il gruppo dei pari. Il bambino si trova a gestire i propri desideri confrontandoli con gli insegnanti e con i compagni; inoltre cerca di adattarsi ad un nuovo complesso meccanismo fatto sia di regole condivise che di sollecitazioni ad una maggiore autonomia.

Il cambiamento attraverso l’incontro con la nuova realtà deve integrarsi anche con le trasformazioni che si stanno verificando in lui in relazione al suo sviluppo. Alcuni bambini avvertono una spinta a procedere più in fretta e si lanciano con ardore nel nuovo ambiente, altri tendono a restare più ai margini con il timore di spiegare le ali. Per il bambino può non essere semplice adattarsi al contesto scolastico e può manifestare difficoltà di tipo emotivo, comportamentale, relazionale o di apprendimento. In questo passaggio il bambino può sperimentare un vissuto di smarrimento per la perdita di ciò che gli è familiare.

Possono emergere una serie di preoccupazioni legate al timore di non essere all’altezza delle richieste che provengono dalla scuola, di non essere accettato dai compagni, di doversi separare dai genitori. In alcuni periodi anche bambini con una buona resa scolastica possono vivere i compiti ed il confronto con gli altri con un senso di frustrazione delle proprie aspettative. Potrebbe emergere il timore di non riuscire ad imparare abbastanza velocemente le nuove nozioni o  la sensazione di accostarsi ad ogni prova con un eccesso di preoccupazione. Il bambino può esprimere la sua difficoltà nell’apprendimento e nel vivere il nuovo ruolo di studente attraverso diversi segnali. Potrebbe volersi rifugiare tra le mura domestiche, soffrire di mal di pancia o avere altre reazioni psicosomatiche o di tipo ansioso, comportarsi in maniera oppositiva, provare tristezza e perdita di interesse per le sue attività, non riuscire a concentrarsi e a svolgere le attività didattiche.

Questi segnali potrebbero esprimere un malessere transitorio, che il bambino supera facendo appello alle sue risorse e a quelle che provengono dal contesto familiare e scolastico, riuscendo a vivere la nuova esperienza come un momento di crescita gratificante. A volte, invece, i segnali possono indicare un malessere  più pervasivo e in questi casi il bambino può trovarsi a fare i conti con un disagio più profondo.  L’isolarsi  o il rifiuto di andare a scuola, difficoltà nelle abilita scolastiche specifiche , distrarsi ed agitarsi continuamente, mostrare costantemente insofferenza e aggressività verso i compagni e gli insegnanti; sono alcuni dei segnali che potrebbero far ipotizzare la presenza  di una fobia scolare, o di un disturbo dell’apprendimento o di un disturbo comportamentale.  In questi casi è  fondamentale un osservazione accurata del bambino e la consulenza di uno specialista, per focalizzare meglio l’entità  del disagio.

L’inizio della scuola primaria costituisce quindi un delicato passaggio per il bambino. Anche se a volte questo periodo può risultare difficile, rappresenta un’ importante occasione di sviluppo e di crescita durante l’infanzia.

Dott.ssa Margherita Rosa

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